"La poesia è la
casa delle parole e il poeta cerca la porta per potere abitare le sue stanze.
"Fra mani rifiutate" è il libro di Pietro Romano, un poeta che scava
nelle stanze delle poesia con l'intenzione di stabilire un contatto con le
parole. I suoi versi indicano attraversamenti, scorticano la realtà fino a
cogliere della sua forma tutta la scarnificazione che è necessaria a stabilire
un contatto con l'esistenza.La sua poesia, in questo senso, è colma di varianti
infinite che esplorano l'esistenza e i suoi campi minati. Il poeta prende tra
le mani la parola e con gli occhi vigili sul mondo, quasi a voler lasciare una
testimonianza, si insinua tra le pagine di quel "sentimento dell'esserci",
perché quello che conta nell'insensatezza di tutto è lasciare una traccia. Fra
mani rifiutate è il libro di un poeta consapevole dell'importanza delle parole
e del fatto che non ci sono parole all'altezza del presente che ci inghiotte. Davanti
alle ustioni del mondo il poeta ha il dovere di inventare una lingua che
brucia.Pietro Romano nelle sue poesie incendia le parole, chiama lo spavento in
cui siamo finiti con il suo nome e non fa sconti al disincanto che ci
assedia." (Nicola Vacca)
Nessun commento:
Posta un commento