"Con l'immagine dei lampi il poeta esprime una misura e delinea una via
di accesso. Nella notte sempre buia del nostro vivere politico e civile,
le folgori squarciano il tessuto omogeneo del reale e sfaldano la trama
compatta delle banalità e dei pregiudizi, aprendo per pochi attimi, nel
battito di ciglia di un'epifania, fenditure e crepe, oltre le quali
intravedere sentieri di sopravvivenza. 'Lampi di verità' è una raccolta
articolata in due parti; la prima consegna il titolo a tutta l'opera, la
seconda è declinata su un versante di 'bellezza'. Una biforcazione? No,
piuttosto, due attributi della stessa sostanza. Già il pensiero greco
ci richiama alla sintonia di 'bellezza e verità' [...] . Il poeta ha in
tasca una fragile matita da cui sgorga la lacrima dell'oppresso. Il
poeta spezza la matita come spezza il pane, offre al prossimo
un'intuizione, una scheggia di vita estratta dalla carne, e, se riceve
in cambio sputi anziché sorrisi, sa che questo è l'inconveniente di ogni
dono. La poesia soffierà, comunque, sulle braci del sacrificio." (dalla
Prefazione di Alessandro Vergari)
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